Il fisco difende gli studi di settore

Pubblicato il 21 giugno 2007

Non accennano a placarsi le polemiche sugli studi di settore. Ieri, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Romano, in audizione presso finanze di Montecitorio, ha evidenziato che tramite gli studi di settore “adeguatamente “ modificati è possibile un risparmio di circa il 60% delle imposte rispetto a quelle conseguenti all’accertamento ordinario. I nuovi indicatori, infatti, andrebbero a colpire le forzature degli studi per giungere alla congruità, che in passato avrebbero condizionato in negativo il gettito derivante dall’adeguamento, colmando il dislivello pari al 60% tra quanto dichiarato e quanto riscontrato dalle verifiche. Intanto le Associazioni hanno chiesto in un documento unitario, la sospensione dell’applicazione degli indicatori di normalità ed una revisione degli studi di settore in collaborazione con le associazioni di categoria.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Lavoro intermittente, chiarimenti dal Ministero del lavoro

28/08/2025

Il costo del lavoro nel modello Irap 2025

28/08/2025

Auto aziendali ad uso promiscuo, le modifiche 2025

28/08/2025

Bando Pratiche ecologiche e biometano agricolo

28/08/2025

Auto aziendali e transizione ecologica: cosa cambia

28/08/2025

Autorizzazioni doganali: verifica dei requisiti e ruolo degli esperti indipendenti

28/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy