Il Fisco si adegua a Cassazione e Consulta con effetti diversi sui contribuenti

Pubblicato il 25 ottobre 2014 Al via il blocco dei rimborsi Irap ai professionisti senza un’autonoma organizzazione, che si avvalgono di un dipendente o collaboratore per periodi di tempo e orari limitati.

Lo rende noto una direttiva interna inviata dalla Direzione centrale dell’Agenzia delle Entrate ai propri uffici periferici, per invitarli ad adeguarsi ai principi sanciti nella sentenza n. 10754 del 16 maggio 2014 della Corte di Cassazione.

Alla luce del dettato giurisprudenziale, l’Agenzia ha stabilito che la presenza anche di un solo collaboratore o dipendente, anche part time, fa scaturire il blocco dei rimborsi dell’Imposta regionale con l’obbligo per gli uffici di costituirsi e resistere in giudizio. Il tutto non senza disparità di trattamento se si tiene conto del fatto che fino a poco tempo fa, di fronte a situazioni analoghe, le direttive del Fisco erano invece quelle di disporre i rimborsi nel tentativo di deflazionare il contenzioso tributario.

Dal canto loro, i professionisti, che vedono bloccati i rimborsi, ora sono di nuovo spinti a seguire il percorso del contenzioso con notevoli difficoltà in termini di costi e di tempi.

Questo cambio di direzione da parte del Fisco rischia di far aumentare nuovamente il numero delle controversie da parte dei liberi professionisti, che fino a pochi giorni fa riuscivano a risolvere molte questioni inerenti il rimborso dell’Irap in fase amministrativa oppure con il ricorso alla mediazione tributaria.

Stop alle presunzioni di maggior ricavi

Nel corso di un seminario sul tema “Verso un nuovo fisco. Dal conflitto alla costruzione del consenso”, organizzato dalla scuola di Economia management e statistica dell'università di Bologna, la direttrice dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, ha inoltre anticipato che stanno per partire specifiche direttive agli uffici anche per adeguarsi alla sentenza 228/2014 della Corte Costituzionale.

Si tratta, in particolare, della pronuncia della Consulta che mette un freno alla presunzione legale a favore del Fisco sempre nei confronti del professionista che non è in grado di fornire indicazioni sui prelievi dai propri conti correnti.

Mentre giungono i primi provvedimenti di sgravio per contribuenti sulla questione indicata, la Direttrice si dice pronta ad adeguarsi alle indicazioni della Consulta, anticipando l’arrivo di una nuova circolare sulle modalità di realizzazione delle indagini finanziarie, entro la fine dell’anno.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Professionisti: spese di rappresentanza, quando sono deducibili?

06/10/2025

Salario minimo: delega al Governo su retribuzioni e contrattazione in GU

06/10/2025

Bonus giovani agricoltori 2025: credito d’imposta al 100%

06/10/2025

Alloggi destinati ai lavoratori nel turismo: come e a chi spettano i contributi

06/10/2025

Restituzione dell’IVA non dovuta: chiarimenti Entrate

06/10/2025

Cassa Forense: contributi per centri estivi dei figli 2025, domande al via

06/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy