Il Milleproroghe e i troppi emendamenti

Pubblicato il 10 febbraio 2010 Ci sarà molto da decidere oggi, 10 febbraio 2010, nel passaggio del milleproroghe in Senato. Ai 68 emendamenti già approvati se ne aggiungeranno altri 700 con sub emendamenti da esaminare, tanto che è probabile che il Governo porrà la fiducia anche perché la scadenza prevista al 28 prossimo si avvicina e il decreto deve ancora passare al vaglio della Camera.

Tra le novità che in questi giorni sono state descritte si segnala quanto segue.

Per un emendamento del Pdl, approvato in commissione affari costituzionali del Senato, sarà possibile per le società e gli enti di cui all'articolo 73 del Tuir e per le società di persone ed equiparate, procedere alla rivalutazione dei beni immobili posseduti in regime d'impresa. Le modalità operative ed i costi sono quelli della precedente edizione del provvedimento, tuttavia la riapertura dei termini dovrebbe avere efficacia per i bilanci del 2011: “le diposizioni di cui all'articolo 15, commi da 16 a 23, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, si applicano per l'anno 2010. Il termine del 31 dicembre 2007, ivi previsto, si intende pertanto fissato al 31 dicembre 2010”. Dunque, tutto fa pensare che la rivalutazione debba essere eseguita nel bilancio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2010, cioè nel bilancio del 2011, per vedere effetti di gettito nel 2012.

Un emendamento del Pd, approvato in commissione, prevede che entro il 15 giugno 2010 il ministero dell'Economia debba comunicare al Parlamento i risultati dello scudo fiscale. Ossia, il numero delle operazioni di rimpatrio (o di regolarizzazione) perfezionate alle date del 15 dicembre 2009, 28 febbraio 2010 e 30 aprile 2010 (distinte per classi d'importo), il numero dei soggetti coinvolti, l’indicazione dei paesi di provenienza delle richieste di rimpatrio, gli intermediari (con l'ammontare delle operazioni gestite da ognuno) e l'ammontare complessivo delle attività finanziarie e patrimoniali rimpatriate (distinte per rimpatrio fisico e rimpatrio giuridico) o regolarizzate.

Infine, con un emendamento approvato in commissione affari costituzionali, è disposta la proroga per le agevolazioni per la piccola proprietà contadina: per la compravendita di terreni agricoli e relative pertinenze fino al 31 dicembre 2010 è concessa l'applicazione delle imposte di registro e ipotecaria nella misura fissa ed dell'imposta catastale nella misura dell'1%. Gli onorari dei notai per tali atti sono dimezzati.
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