Il controllo degli smart worker passa dalla normativa in materia di privacy

Pubblicato il 04 giugno 2020

Per fronteggiare gli effetti economici derivanti dall'emergenza epidemiologica da Covid-19, il Governo, attraverso la deroga all'accordo individuale, ha tentato di spingere imprese, associazioni, professionisti e pubbliche amministrazioni, all'utilizzo dello smart working.

La deroga alle disposizioni previste dalla Legge 22 maggio 2017, n. 81, in materia di accordo individuale, non esime il datore di lavoro dall'individuare e regolamentare le modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, anche con riferimento ai tempi ed ai luoghi di lavoro, nonché di informare il proprio personale sulle misure tecnologiche e di controllo adottate, con ampio sguardo alle disposizioni previste dallo Statuto dei Lavoratori ed alla normativa in materia di privacy. 

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Prestazione Universale Inps: controlli in arrivo

06/05/2025

Deposito Bilanci 2025: guida Unioncamere con scadenze e istruzioni operative

06/05/2025

Oneri detraibili

06/05/2025

Prima casa, più tempo per vendere l'immobile precedente

06/05/2025

Plusvalenze da criptoattività: tassazione sostitutiva per persone fisiche

06/05/2025

Demansionamento: il risarcimento richiede prova del danno, no ad automatismi

06/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy