Il “prestanome” rischia di pagare

Pubblicato il 08 giugno 2009
La Corte d'appello di Milano, con sentenza n. 325/09, si è pronunciata in un caso di bancarotta fraudolenta nei confronti di un amministratore unico, precisando come incomba sul legale rappresentante l'onere di dimostrare, ai fini dell'esclusione dell'imputabilità, che la società fosse gestita solo dal dominus e che lui rappresentasse solo un prestanome.
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