Il riclassamento dell’immobile va motivato

Pubblicato il 07 luglio 2012 I giudici di Cassazione, con la sentenza n. 11370 del 6 luglio 2012, hanno confermato la decisione con cui le Corti di merito avevano accolto l’opposizione di un contribuente avverso un provvedimento dell’agenzia del Territorio di variazione del classamento di un'unità immobiliare che era stato motivato solo con espressioni del tutto generiche e senza alcun riferimento ad una delle due categorie specificamente individuate nei commi 335 e 336 dell'articolo 1 della legge 311/2004.

Secondo la Corte, nel proprio atto il Territorio avrebbe dovuto chiarire se la variazione operata fosse derivata da circostanze inerenti la prima o seconda categoria. Per contro, nella specie, la parte della motivazione era da ritenere solo apparente, in violazione dei principi afferenti l'accertamento tributario.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cambio del luogo di lavoro e legge applicabile: i chiarimenti della CGUE

12/12/2025

INAIL: dal 2026, assegno di incollocabilità fino a 67 anni

12/12/2025

Cndcec: chiarimenti su obbligo formativo in materia di antiriciclaggio

12/12/2025

Gestione rifiuti e TARI: esclusa l’aliquota ridotta per la tariffa

12/12/2025

Contributi 2025 per eventi sportivi: requisiti e scadenze per ASD e SSD

12/12/2025

Esportazione rottami metallici extra-UE: nuova piattaforma digitale dal 15 dicembre

12/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy