Il rimborso dell’eccedenza Iva può essere effettuato tramite compensazione

Pubblicato il 13 maggio 2011 A seguito di una controversia tributaria che ha alimentato un dubbio di legittimità tra la legge nazionale bulgara e la normativa comunitaria, in materia di rimborso dell'Iva, è intervenuta la Corte di Giustizia Ue.

Il fatto che la normativa comunitaria assegni agli Sati membri la facoltà di disciplinare il diritto al rimborso dell'Iva, non esclude che la stessa normativa nazionale possa essere sottoposta al vaglio di conformità da parte dell’Unione europea soprattutto se, come nel caso di specie, la regolamentazione in questione non prevede l’obbligo di versare interessi sul credito Iva e non fissa il termine di decorrenza degli stessi interessi.

Con riguardo al caso specifico del rimborso dell’eccedenza di credito Iva, la sentenza 12 maggio 2011, causa C-107/10, sancisce che una modifica normativa non può privare il soggetto, con effetto retroattivo, di un diritto acquisito sulla base della normativa precedente. Da ciò, la conclusione secondo cui la direttiva europea non autorizza una norma nazionale che preveda, con effetto retroattivo, la proroga dei termini per il rimborso dell'Iva in modo da privare il contribuente del diritto alla corresponsione degli interessi di cui disponeva precedentemente. Inoltre, la Corte Ue ha dichiarato che la normativa comunitaria non ostacola la legge nazionale che prevede l'esecuzione del rimborso tramite compensazione di debiti erariali del contribuente, purché non sia pregiudicato il suo diritto di contestare tali debiti.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Durc di congruità obbligatorio anche per imprese non edili: quando?

21/10/2025

Legge di Bilancio 2026: nuova proroga per l’APE sociale

21/10/2025

Cumulo gratuito: la Cassazione chiarisce i criteri per i professionisti

21/10/2025

Avvocati tributaristi: via libera alle mozioni su AI fiscale e Cassazione

21/10/2025

Legge di Bilancio 2026: pagamenti PA ai professionisti e definizione tributi locali

21/10/2025

Nuove regole per i contrassegni sostitutivi delle marche da bollo

21/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy