In dirittura d'arrivo il nuovo Codice dell’amministrazioni digitale

Pubblicato il 20 febbraio 2010

Il 19 febbraio 2010 il Ministro Renato Brunetta, durante una conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, ha annunciato il varo del nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (Cad), che soppianterà il “vecchio” Codice del 2005.

La riforma, sostiene il Ministro, sarà epocale in quanto doterà tutte le Amministrazione pubbliche di tutti i sistemi informatici all’avanguardia che permetteranno di sveltire e sburocratizzare le procedure per un sempre migliore rapporto con il cittadino. Il nuovo programma prevede che sia presente in ogni amministrazione un ufficio unico per le attività Ict, che si attui la semplificazione dei rapporti con i cittadini e imprese e si dia seguito ad una maggiore sicurezza e scambio dati attraverso la predisposizione, in caso di eventi disastrosi, di piani di emergenza per garantire la continuità operativa nella fornitura di servizi e lo scambio di dati tra Pa e cittadini.

Entro 3 mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice la p.a. sarà obbligata ad utilizzare la Pec, posta elettronica certificata, in tutte le comunicazioni dove è prescritto di ottenere una ricevuta di consegna dal destinatario, come nel caso della raccomandata. Entro 6 mesi dall’emanazione del Cad tutti i bandi di concorsi dovranno trovare posto nei siti istituzionali degli enti pubblici. Entro un anno, invece, avverrà la vera e propria trasformazione dell’apparato pubblico con la messa in soffitta di carte e faldoni che lasceranno il posto alle pratiche online. Tutti i moduli per inoltrare istanze e pratiche dovranno essere pubblicati sul web e dovranno essere scaricabili. Le copie in formato digitale dovranno avere lo stesso valore di quelle cartacee.

Tutto questo dovrebbe portare ad una sostanziale riduzione dei costi della pubblica amministrazione solo per la carta di 6 milioni di euro l’anno oltre che ad un riduzione fino all'80% dei tempi per le pratiche amministrative.

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