Indennità sostitutiva del riposo settimanale soggetta ad Irpef

Pubblicato il 23 maggio 2023

L'importo corrisposto in conseguenza del mancato godimento di riposi giornalieri e settimanali costituisce comunque una dazione a favore del lavoratore in dipendenza del rapporto di lavoro e deve perciò essere assoggettato a tributo a fini Irpef.

Così la Cassazione con ordinanza n. 13727 del 18 maggio 2023, nel ribaltare la decisione con cui la CTR aveva attribuito natura risarcitoria alle somme riconosciute dal giudice del lavoro ai contribuenti in conseguenza del mancato godimento di riposi giornalieri e settimanali, e ritenuto che gli importi erogati dovessero rimanere esenti dall'imposizione ai fini Irpef, con conseguente accoglimento della domanda di rimborso proposta dai lavoratori.

In tema di Irpef - ha ribadito la Sezione tributaria della Corte - l'indennità sostitutiva del riposo settimanale, equiparabile all'indennità per ferie non godute, è soggetta a tassazione a norma degli artt. 49 e 51 del DPR n. 917/1986.

Essa, infatti, essendo in rapporto di corrispettività con le prestazioni lavorative effettuate nel periodo di tempo che avrebbe dovuto essere dedicato al riposo, ha carattere retributivo.

Del resto, un eventuale suo concorrente profilo risarcitorio non ne escluderebbe la riconducibilità all'ampia nozione di retribuzione imponibile, costituendo essa comunque un'attribuzione patrimoniale riconosciuta a favore del lavoratore in dipendenza del rapporto di lavoro e non essendo ricompresa nell'elencazione tassativa delle erogazioni escluse dalla contribuzione.

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