Intrastat, spesometro, adempimenti Iva Urgono chiarimenti

Pubblicato il 07 marzo 2017

Nuove complicazioni per gli adempimenti Iva per Intrastat e spesometro, necessari chiarimenti urgenti. È quanto chiesto dall'Associazione Nazionale Commercialisti, da Confimi Industria e Confprofessioni in un comunicato congiunto.

Nuovi pasticci combinati da un legislatore troppo frettoloso, si legge nel comunicato, rendono sempre più urgente elevare lo Statuto del contribuente a rango di norma costituzionale non derogabile.

I rilievi mossi sono trattati in 7 punti:

Tra le questioni il pasticcio Intrastat

Il nodo Intrastat è nella reintroduzione indicriminata dell'adempimento da parte del Milleproroghe (DL 244/2016 conv. L. 19/2017).

Con il comunicato del 17 febbraio 2017, le Agenzie Entrate, Dogane ed Istat, nelle more della conversione del decreto, hanno (apprezzabilmente) precisato che “l’obbligo di trasmissione delle comunicazioni in questione permane solo a carico dei soggetti passivi Iva già tenuti alla presentazione mensile dei Modelli INTRA-2 per gli acquisti di beni” (nulla quindi per i trimestrali né, a prescindere dalla periodicità, per i servizi passivi).

Ma il Milleproroghe reintroduce, invece, tutto senza distinzioni, annullando le disposizioni semplificative introdotte dal DL 193/2016 e obbligando alla presentazione degli elenchi Intrastat relativi agli acquisti intracomunitari di beni e servizi (art. 13 comma 4-ter del DL 244/2016).

A questo punto, si spiega nel comunicato stampa congiunto del 6 marzo 2017, urge che l'impostazione del comunicato del 17 febbraio venga prontamente confermata per tutto il 2017, considerando che la norma del Milleproroghe appare in contrasto con diverse disposizione nazionali e comunitarie, e in vista della prossima scadenza del 25 marzo si rende necessario da parte dell’Amministrazione Finanziaria un intervento di chiarificazione.

Lo stesso Milleproroghe, inoltre, demanda ad un provvedimento la definizione di significative misure di semplificazione degli obblighi comunicativi. Al riguardo, per evitare ulteriori disagi ai professionisti intermediari, andrebbe scongiurata, in attesa dell’abrogazione di tale adempimento, l’ipotesi di introdurre modifiche ulteriori alla modulistica vigente.

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