La diffida accertativa può essere adottata nei confronti dell’impresa fallita?

Pubblicato il 27 agosto 2012

Il personale ispettivo della DTL effettua un controllo nei confronti di Alfa S.r.l. per l’accertamento dei crediti retributivi dei dipendenti di tale società. Nelle more della verifica Alfa S.r.l. viene dichiarata fallita. Al termine dell’accertamento gli ispettori redigono il verbale conclusivo e adottano i provvedimenti di diffida accertativa nei confronti di Alfa S.r.l. in fallimento. Ma le diffide accertative emesse nei confronti della società fallita e in favore dei lavoratori costituiscono per questi ultimi un indebito titolo preferenziale rispetto alla massa, poiché mediante tali atti la curatela fallimentare subisce l’intimazione di corrispondere, in spregio alla regola concorsuale, i crediti retributivi indicati nel titolo, alterando di fatto il principio della par condicio creditorum. Tutto ciò porta a ritenere l’illegittimità delle diffide adottate nel caso di specie dal personale ispettivo.

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