L’aggio esattoriale e la necessità del gettito

Pubblicato il 22 maggio 2011 In un articolo dell’analista De Mita viene esaminata una discussa e discutibile tassa erariale: l’aggio esattoriale, prima tolto poi rimesso tra le sanzioni da pagare in caso di iscrizione a ruolo. Oggi la tassa è dovuta dal contribuente solo se non versa spontaneamente, ovvero se ritarda il pagamento. Dubbi di incostituzionalità sono stati sollevati, ma respinti da ultimo con sentenza 480/1993 della Corte Costituzionale. L’aggio esattoriale è giustificato solo, si spiega nell’analisi, dalla necessità del gettito erariale, poiché non si vede perché il contribuente, oltre alle sanzioni ed agli interessi per mancato o tardivo versamento, debba accollarsi anche le spese per pagare l’intervento di un esattore che dovrebbe essere a carico, invece, dell’Erario.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Donazione di quote societarie: quando spetta l’esenzione

28/10/2025

Bonus ristrutturazioni 2025: esclusa la detrazione al 50% per i residenti all’estero

28/10/2025

Immobile iscritto in catasto? Imu è dovuta anche senza abitabilità

28/10/2025

MIMIT, nuovi incentivi per le aree di crisi industriale di Brindisi e del Leccese

28/10/2025

Assunzione a termine: attenzione alla causale sostitutiva. I requisiti essenziali

28/10/2025

Nuovi codici ATECO e adempimenti collegati

28/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy