L'Ape sociale non può partire

Pubblicato il 29 aprile 2017

E' arrivato il parere del Consiglio di Stato sul decreto di attuazione dell'Ape sociale, ma non in tempo per il rispetto dell'entrata in vigore del provvedimento, 1° maggio 2017, che dunque dovrà slittare. Il decreto dovrà essere corretto con le valutazioni del Consiglio di Stato.

Anticipo pensionistico (Ape) e rendita integrativa temporanea anticipata (Rita)

Si posticipa l'avvio per la presentazione della domanda per l'Ape sociale, ma l'istanza si potrà presentare fino al 31 luglio 2017, per rientrare nella prima finestra utile di pagamento della prestazione.

Anche le altre istanze - per Ape volontaria e aziendale e Rita - vedranno l'avvio posticipato, sempre per la mancanza dei decreti della presidenza del Consiglio dei ministri con le disposizioni attuative.

Quanto al gestore degli strumenti, l’Inps dovrà emanare una sua circolare, ma il presidente, Tito Boeri, informa che la circolare è praticamente pronta e all'Istituto servirà solo mezza giornata una volta pubblicato il Dpcm.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy