Legge di Bilancio 2026, le misure fiscali

Pubblicato il 29 dicembre 2025

La Legge di Bilancio 2026 è stata approvata dal Senato della Repubblica in data 23 dicembre 2025, con 110 voti favorevoli, 66 voti contrari e 2 astensioni.

Il provvedimento, identificato come disegno di legge A.S. n. 1689, ha ottenuto il via libera in prima lettura a seguito dell’approvazione del maxi-emendamento in Commissione Bilancio.

Conclusa la fase senatoriale, il testo è stato trasmesso alla Camera dei deputati per la seconda lettura. Il Governo ha annunciato il ricorso al voto di fiducia, previsto indicativamente per il 30 dicembre 2025.

L’entrata in vigore della LdB 2026 è prevista a decorrere dal 1° gennaio 2026.

Ripercorriamo alcune delle novità fiscali contenute nel provvedimento.

Rottamazione quinquies: come si presenta la nuova definizione agevolata

La Legge di Bilancio 2026 introduce la rottamazione quinquies per consentire a contribuenti e imprese di regolarizzare debiti fiscali e previdenziali versando esclusivamente il capitale, con stralcio integrale di sanzioni e interessi di mora. È prevista la possibilità di pagamento rateale, al fine di diluire l’onere finanziario.

Possono accedere alla definizione i contribuenti con carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione relativi a:

I debiti devono riferirsi al periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023. L’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti che hanno presentato le dichiarazioni fiscali; restano pertanto esclusi i contribuenti totalmente inadempienti sotto il profilo dichiarativo.

L’adesione richiede la presentazione di una istanza telematica entro il 30 aprile 2026, secondo le modalità che saranno definite dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro 20 giorni dall’entrata in vigore della legge.

Nella domanda il contribuente deve:

Il calendario delle rate si sviluppa su un periodo particolarmente esteso:

Sulle rate successive alla prima si applica un interesse agevolato del 3%, decorrente dal 1° agosto 2026. Ogni versamento non può essere inferiore a 100 euro. Il mancato pagamento di due rate, anche non consecutive, determina la decadenza automatica dai benefici della definizione agevolata.

Riduzione Irpef

La riduzione del carico fiscale sul ceto medio trova attuazione attraverso la diminuzione di due punti percentuali della seconda aliquota Irpef, che passa dal 35% al 33%. La misura interessa una platea stimata in circa 13,6 milioni di contribuenti.

A decorrere dal 1° gennaio 2026, la struttura dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) viene ridefinita come segue:

Affitti brevi: obbligo di partita Iva dal terzo immobile

In materia di locazioni turistiche di breve durata, la Legge di bilancio 2026 adotta un approccio graduale, evitando interventi di carattere generalizzato.

Il regime fiscale previsto conferma:

La novità riguarda il terzo immobile concesso in locazione breve. Da tale soglia, l’attività viene qualificata come esercizio d’impresa, con conseguente obbligo di apertura della partita Iva. La soglia viene quindi anticipata rispetto alla disciplina vigente, che attualmente prevede l’obbligo dal quinto immobile.

Resta comunque possibile l’accesso al regime forfettario, al fine di contenere il prelievo complessivo.

Imposta sulle transazioni finanziarie: raddoppio delle aliquote

Per compensare l’allentamento della tassazione sui dividendi percepiti dalle società, viene rafforzata la Tobin tax, con un aumento generalizzato delle aliquote.

In particolare:

Il correttivo approvato dal Senato introduce due criteri alternativi per accedere all’esenzione:

Le maggiori entrate derivanti dall’inasprimento dell’imposta sono destinate a compensare i minori incassi stimati a seguito della revisione della disciplina sui dividendi.

PA: nuovi controlli sui pagamenti ai professionisti

La manovra 2026 introduce un rafforzamento dei controlli sui pagamenti effettuati dalla Pubblica amministrazione e dalle società a partecipazione pubblica nei confronti dei professionisti, inclusi i compensi riconducibili al gratuito patrocinio.

A partire dal 15 giugno 2026, il meccanismo di verifica, oggi applicabile solo per importi superiori a 5.000 euro, verrà esteso a tutte le somme da liquidare. Prima di procedere al pagamento di una fattura, l’amministrazione dovrà accertare l’eventuale inadempienza del beneficiario rispetto a cartelle esattoriali di importo almeno pari al credito vantato.

In presenza di debiti fiscali, le somme dovute verranno utilizzate per estinguere le pendenze con l’agente della riscossione fino a concorrenza dell’importo verificato. Solo l’eventuale residuo sarà corrisposto al professionista.

Banche: eliminazione dell’addizionale Irpef sui bonus dei dirigenti

Accanto al contributo richiesto al settore bancario per il finanziamento delle misure di spesa, la Legge di bilancio 2026 interviene anche sulla fiscalità applicata ai compensi variabili dei manager bancari.

Dal 2026, non troverà applicazione l’addizionale Irpef del 10% su bonus e stock option, introdotta nel 2010 in risposta alla crisi dei debiti sovrani. L’addizionale scattava al superamento di una soglia pari a tre volte la componente fissa della retribuzione, condizione frequente per le posizioni apicali.

La disapplicazione dell’imposta è subordinata a una condizione: la banca dovrà destinare a enti del Terzo settore una somma almeno doppia rispetto all’imposta sostituita. Tali enti non dovranno essere controllati, neppure indirettamente, dall’istituto erogante.

Irap: incremento delle aliquote per banche e assicurazioni

Al fine di garantire l’equilibrio complessivo della manovra, il Governo introduce un aumento selettivo dell’Irap a carico del comparto finanziario e assicurativo.

Per il triennio 2026-2028, con decorrenza dal 1° gennaio 2026, sono previste le seguenti aliquote:

L’ambito soggettivo di applicazione della misura è stato definito in modo puntuale, con l’esclusione dall’aumento Irap di:

  1. società di intermediazione mobiliare (Sim);
  2. società di gestione del risparmio (Sgr);
  3. società di investimento a capitale variabile (Sicav);
  4. holding finanziarie.

Cessione e assegnazione agevolata dei beni: riapertura nel 2026

La Legge di Bilancio 2026 ripropone il regime di assegnazione e cessione agevolata dei beni ai soci, nonché la trasformazione agevolata in società semplice e l’estromissione degli immobili strumentali per gli imprenditori individuali. La disciplina ricalca quella già applicata negli anni precedenti, con l’aggiornamento dei termini temporali.

Scadenze principali

Soggetti e beni interessati

Le agevolazioni si applicano alle società di persone e di capitali che effettuano le operazioni entro il 30 settembre 2026, con riferimento a:

I soci devono risultare tali alla data del 30 settembre 2025 oppure entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, sulla base di un titolo con data certa anteriore al 1° ottobre 2025.

Imposta sostitutiva

Le operazioni agevolate sono assoggettate a un’imposta sostitutiva sulle plusvalenze, calcolata come differenza tra valore normale (o valore catastale, per gli immobili) e costo fiscale netto.

Le aliquote previste sono:

È ammessa la rateizzazione del versamento, con:

Estromissione dell’imprenditore individuale

Per gli imprenditori individuali è confermata la possibilità di estromettere, in regime agevolato, gli immobili strumentali per natura o destinazione posseduti al 30 settembre 2025, purché l’operazione sia effettuata tra il 1° gennaio e il 31 maggio 2026.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Corte dei conti e responsabilità erariale: sì definitivo alla riforma

29/12/2025

Fondo di solidarietà trasporto aereo: più tempo per l’autocertificazione SR85

29/12/2025

Agricoltura: nuova procedura INPS per compartecipazione familiare e piccola colonia

29/12/2025

INPS: da gennaio 2026, il nuovo Portale delle Prestazioni Occasionali

29/12/2025

Artigiani e commercianti, riduzione contributiva 2025: rinuncia

29/12/2025

Portale Unico Associazioni di Categoria: avvio sperimentale e accreditamento

29/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy