Legittima la difesa privata, anche violenta, esercitata nell'immediatezza

Pubblicato il 22 gennaio 2010
La Corte di cassazione – sentenza n. 2548 del 21 gennaio 2010 – ha assolto, dal reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e violenza sulle cose, un uomo che, all'interno del area condominiale, aveva reciso una catena ed un paletto posti da parte di un altro condomino allo scopo di recintare il proprio posto auto ma che, di fatto, intralciavano il passaggio degli altri inquilini.

La Corte di legittimità, nel motivare la propria decisione, ha precisato che la difesa privata di un proprio diritto di possesso, può essere esercitata, anche con il ricorso all'uso di una violenza reale, da parte di chi subisca la privazione di un proprio diritto “allorché l'azione reattiva segua senza soluzione temporale nell'attualità e nell'immediatezza l'azione lesiva del contraddittore, atteso che - in difetto di un'immediata azione di autotutela - il soggetto interessato danneggiato dall'azione di spoglio, può proteggere e tutelare la propria posizione di diritto soltanto richiedendo al giudice una non tempestiva tutela possessoria di carattere interinale e cautelare”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Assegno di inclusione: contributo affitto medio di 204 euro mensili

07/05/2025

UE: nuove regole fiscali per l’imposta minima globale (Dac 9)

07/05/2025

Indebita compensazione: no concorso per chi certifica crediti R&S

07/05/2025

No ad assorbimento del superminimo in caso di passaggio di livello

07/05/2025

Avvocati penalisti: manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

07/05/2025

Pensionati all'estero: attestazioni di esistenza in vita entro il 18 luglio

07/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy