L’Esecutivo ha depositato in Senato gli emendamenti alla manovra di Ferragosto

Pubblicato il 02 settembre 2011 La novità di maggior rilievo: quello bancario è un canale che potrebbe essere utilizzato per le verifiche sui contribuenti, i quali sarebbero così tenuti a segnalare, nella dichiarazione dei redditi, gli estremi dei conti correnti, le banche e gli operatori finanziari presso cui effettuano le operazioni. In esecuzione dell’obbligo, l’Agenzia delle Entrate predisporrebbe liste selettive di contribuenti da sottoporre al controllo.

Un contributo, questo, all’accertamento sintetico e al redditometro nella lotta ai contribuenti ritenuti a maggior rischio di evasione.

Altri emendamenti riguardano: la pubblicazione online, sui siti dei Comuni, dei redditi dei contribuenti; subito il carcere per chi evade più di tre milioni di euro; il gettito della Robin Hood Tax agli enti locali.

Si interviene anche sui beni dell'impresa concessi in godimento a soci e familiari, prevedendo una neutralità fiscale dell'operazione se il corrispettivo pattuito è almeno pari al valore di mercato del diritto di godimento. In pratica, l'operazione deve comunque prevedere un corrispettivo annuo che deve essere parametrato al valore di mercato determinato ai sensi dell'articolo 9 del Tuir. Ancora: sarà necessario comunicare all'Amministrazione finanziaria l'elenco dei beni concessi in godimento, pena una sanzione pari al 30% della differenza tra valore di mercato e corrispettivo (che forma reddito in capo al socio o familiare utilizzatore). Infine, i beni in godimento avranno un impatto sull'accertamento sintetico, che considererà ogni forma di intervento o di capitalizzazione nella società.

Resta per il momento invariata la previsione del taglio per i ministeri.
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