Limitato il taglio dell’acconto di novembre alla sola Irpef

Pubblicato il 13 novembre 2009 Il decreto legge sugli acconti, appena varato dal Consiglio dei ministri, ha bocciato il taglio sugli acconti di novembre per Irap e Ires ed ha circoscritto la riduzione dell’acconto alla sola Irpef. L’entità del taglio, in questo caso, è stato più corposo: dal 99 al 79%, per un valore di circa 3,8 miliardi di euro. Queste minori entrate nelle casse dell’Erario verranno compensate con il gettito atteso dallo scudo fiscale. Si ricorda che non si tratta di uno sconto definitivo, ma solo di un rinvio. Il beneficio attuale dovrà, infatti, essere compensato in sede di saldo a giugno e luglio prossimo, quando si dovrà procedere con un allineamento rispetto a quanto già versato. A beneficiare dello sgravio sono soprattutto le piccole e medie imprese, le ditte individuali, le società di persone e i liberi professionisti che versano l’imposta sulle persone fisiche, oltre al cosiddetto “popolo delle partite Iva” (artigiani, commercianti, professionisti) e ai lavoratori dipendenti. Dalla misura presa ci si aspetta delle ripercussioni positive soprattutto sui consumi, dato che riducendo gli acconti che si devono pagare entro novembre si lascia maggiore liquidità nelle casse dei contribuenti.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Inps, nuovo manuale di classificazione previdenziale

10/10/2025

IA: dal CNDCEC la clausola contrattuale tipo per i professionisti

10/10/2025

Anomalie IVA 2023: segnalazione per la compliance

10/10/2025

Intelligenza artificiale: al via il nuovo reato di deepfake

10/10/2025

Intelligenza artificiale: nuovi obblighi in vigore per aziende e professionisti

10/10/2025

Amianto e protezione dei lavoratori, cosa cambia

10/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy