L’interesse del minore al riconoscimento della paternità non viene meno in mancanza di affetto

Pubblicato il 12 settembre 2012 L’interesse del minore alla dichiarazione giudiziale di paternità può venire meno solo in caso di concreto accertamento di una condotta del preteso padre “tale da giustificare una dichiarazione di decadenza della potestà genitoriale, ovvero di prova dell’esistenza di gravi rischi per l’equilibrio affettivo e psicologico del minore per la sua collocazione sociale”; rischi che devono risultare da fatti obiettivi, emergenti dalla pregressa condotta di vita del preteso padre.

In mancanza di questi, tuttavia, l’interesse del minore deve essere considerato sussistente, “anche a prescindere dai rapporti di affetto che possano in concreto instaurarsi con il presunto genitore e dalla disponibilità di questo ad instaurarli”.

E’ il principio sancito dalla Suprema corte di legittimità nel testo della sentenza n. 15158 dell’11 settembre 2012.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Consulenti del lavoro: in scadenza la seconda rata contributiva all'ENPACL

20/06/2025

Controllo digitale sul lavoro: rischi e sfide del monitoraggio

20/06/2025

Bando Isi 2024: concluso click day del 19 giugno

20/06/2025

Tessere di identificazione dei lavoratori per rafforzare la sicurezza sul lavoro

20/06/2025

Bonus edilizi, la prima casa è agevolata

20/06/2025

Revoca delle dimissioni: iter, tempistiche e obblighi

20/06/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy