L’ipotesi: dalla Pa titoli di Stato alle imprese a fronte del debito

Pubblicato il 02 dicembre 2011 È stata accolta con grande entusiasmo l’idea del neo ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nata durante l’incontro con imprese, banche, assicurazioni e cooperative, che prevede il pagamento con titoli di Stato dell’ingente debito della Pa accumulato nei confronti delle aziende creditrici. Significherebbe dare una boccata d’ossigeno – pari a complessivi 90 miliardi di euro di debito della Pa - soprattutto a medie e piccole imprese, in sofferenza grave per la crisi, la mancanza di liquidità e la difficoltà ad ottenere finanziamenti.

Con i ritardi dei pagamenti, che raggiungono anche l’anno e mezzo, la sopravvivenza stessa delle aziende è a repentaglio. Titoli di Stato, Btp, Bot e Cct, potrebbero essere scontati nelle banche o girati ai fornitori.

L’importante novità potrebbe essere inserita non tra le misure anticrisi, che il Governo si appresta a presentare in Parlamento (lunedì al CdM), ma in un pacchetto successivo.

Il fronte delle aziende è unanimemente favorevole all’ipotesi. La presidente di Confindustria, Marcegaglia, etichetta la proposta come "molto giusta. Quello dei debiti pregressi, circa 70 miliardi, nei confronti delle aziende, è enorme, a maggior ragione adesso che siamo in pieno credit crunch".

Resta in piedi la richiesta delle categorie di prevedere la compensazione del credito vantato con tributi e contributi.
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