LdB 2026, tassa sui pacchi, affitti brevi, Tobin tax
Pubblicato il 11 dicembre 2025
In questo articolo:
- Contributo sulle micro-spedizioni
- Raddoppio della Tobin Tax
- Dividendi: nuovo criterio di esenzione
- Affitti brevi e cedolare secca
- Aumento dell’IRAP per banche e assicurazioni
- Assicurazioni: minusvalenze e aliquota RcAuto
- Incentivi alle imprese: compensazioni e iper-ammortamento
- Tetto al contante e oro della Banca d’Italia
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La manovra economica - legge di Bilancio 2026 - in discussione presso la Commissione Bilancio del Senato introduce una serie di modifiche fiscali e regolatorie finalizzate a riequilibrare gli effetti del Disegno di legge approvato a ottobre 2024.
Gli emendamenti del Governo mirano a correggere le criticità tecniche emerse, garantendo al contempo l’invarianza dei saldi di finanza pubblica.
Di seguito una sintesi strutturata delle principali misure.
Contributo sulle micro-spedizioni
Il contributo di 2 euro interesserà tutte le micro-spedizioni, incluse quelle che hanno origine e destinazione in Italia.
L’estensione a livello nazionale è necessaria poiché limitarne l’applicazione alle sole spedizioni in arrivo da Paesi extra UE configurerebbe un dazio doganale, materia di competenza esclusiva dell’Unione europea.
Raddoppio della Tobin Tax
La tassazione sulle transazioni finanziarie (Tobin Tax) sarà oggetto di un incremento progressivo:
|
Anno / Fase |
Mercati regolamentati |
Mercati non regolamentati |
|
Aliquota attuale |
0,1% |
0,2% |
|
Progressione prevista |
0,2% → 0,3% → 0,35% → 0,4% |
0,2% → 0,3% → 0,35% → 0,4% |
L’obiettivo è aumentare il gettito: allo stato attuale la tassa porta circa 546 milioni di euro l’anno; con il raddoppio si potrebbero ottenere circa 1,5 miliardi in tre anni.
Dividendi: nuovo criterio di esenzione
La revisione della disciplina sui dividendi elimina la doppia imposizione mantenendo la partecipation exemption per:
- partecipazioni pari ad almeno 5% del capitale, oppure
- valore di acquisto superiore a 500.000 euro.
L’introduzione di soglie alternative consente di preservare il regime agevolativo evitando effetti distorsivi per le imprese.
Affitti brevi e cedolare secca
La riformulazione della norma sugli affitti brevi prevede:
- cedolare secca al 21% per un solo immobile destinato alla locazione turistica.
- cedolare secca al 26% dal secondo immobile.
- obbligo di partita IVA a partire dal terzo immobile, superando la soglia precedente fissata al quinto.
L’obiettivo è distinguere più chiaramente tra attività occasionale e attività imprenditoriale nel settore delle locazioni turistiche.
Aumento dell’IRAP per banche e assicurazioni
L’aliquota IRAP aumenterà di due punti percentuali, ma con esclusioni per:
- holding industriali;
- Società di intermediazione mobiliare (SIM);
- Società di gestione del risparmio (SGR);
- Società di investimento a capitale variabile (SICAV).
È previsto inoltre un contributo aggiuntivo da parte di banche e assicurazioni pari a 600 milioni di euro in tre anni, attraverso una riduzione della deducibilità delle perdite pregresse.
Assicurazioni: minusvalenze e aliquota RcAuto
Per un periodo di due anni verrà introdotto un regime di sterilizzazione delle minusvalenze, con effetto di contenere la pressione fiscale sulle compagnie assicurative.
Una nuova norma interpretativa chiarisce l’aliquota da applicare alla polizza infortuni del conducente:
- le compagnie assicurative hanno storicamente applicato l’aliquota del 2,5%, prevista per il ramo infortuni.
- l’Agenzia delle Entrate ha sostenuto l’applicazione dell’aliquota del 12,5% in virtù del principio di attrazione nell’RcAuto.
La nuova norma stabilisce che da ora in avanti l’aliquota sarà 12,5%, ma non modifica il passato, evitando effetti retroattivi sui contribuenti.
Incentivi alle imprese: compensazioni e iper-ammortamento
Compensazione dei bonus agevolativi
Le imprese potranno continuare a compensare con contributi INPS e INAIL i crediti d’imposta relativi a:
- Zone economiche speciali (ZES);
- Transizione 4.0 e 5.0.
Iper-ammortamento fino al 2028
Il nuovo regime consolida l’iper-ammortamento fino al 30 giugno 2028, con le seguenti maggiorazioni:
- maggiorazione del 180% per gli scaglioni più elevati;
- maggiorazione del 150% per gli scaglioni inferiori.
Esempio: Un investimento di 500.000 euro in beni 4.0 effettuato nel 2026:
- costo fiscalmente riconosciuto: 500.000 × 1,80 = 900.000 euro;
- beneficio IRES (24%): 216.000 euro.
Tetto al contante e oro della Banca d’Italia
Prosegue l’esame della norma relativa all’oro della Banca d’Italia, in attesa della nuova formulazione dopo i chiarimenti forniti all’Eurogruppo.
Per quanto riguarda i pagamenti in contanti:
- tetto al contante fissato a 10.000 euro;
- pagamenti superiori a 5.000 euro ammessi previo versamento di un bollo da 500 euro.
La rivalutazione dell’oro da investimento non sarà portata avanti.
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