L’Iva diversifica le lavorazioni

Pubblicato il 04 agosto 2007

L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 200 del 3 agosto confermato la soluzione interpretativa proposta da una società che effettua lavorazioni di beni provenienti dal Regno Unito, destinati alla vendita in Italia e in altri Paesi europei o extraeuropei. In particolare la risoluzione ha chiarito che l’esistenza del rappresentante fiscale di un soggetto estero non impedisce allo stesso di effettuare direttamente operazioni in Italia, senza passare attraverso il rappresentante. Tuttavia, l’intervento di quest’ultimo è necessario per la merce introdotta in lavorazione, poi venduta a residenti.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Carta Dedicata a te: primo utilizzo entro il 16 dicembre

02/09/2025

ISA, indicazione di ulteriori componenti positivi

02/09/2025

Superbonus 2025: nuovo modello per sconto in fattura e cessione credito dall'8 settembre

02/09/2025

Regime speciale impatriati, la NASpI è esclusa e va tassata al 100%

02/09/2025

Email private di ex dipendenti: il datore non può accedere

02/09/2025

Fondoprofessioni, 150mila euro per la formazione sull’Intelligenza Artificiale

02/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy