L’Iva diversifica le lavorazioni

Pubblicato il 04 agosto 2007

L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 200 del 3 agosto confermato la soluzione interpretativa proposta da una società che effettua lavorazioni di beni provenienti dal Regno Unito, destinati alla vendita in Italia e in altri Paesi europei o extraeuropei. In particolare la risoluzione ha chiarito che l’esistenza del rappresentante fiscale di un soggetto estero non impedisce allo stesso di effettuare direttamente operazioni in Italia, senza passare attraverso il rappresentante. Tuttavia, l’intervento di quest’ultimo è necessario per la merce introdotta in lavorazione, poi venduta a residenti.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Donazione di quote societarie: quando spetta l’esenzione

28/10/2025

Bonus ristrutturazioni 2025: esclusa la detrazione al 50% per i residenti all’estero

28/10/2025

Immobile iscritto in catasto? Imu è dovuta anche senza abitabilità

28/10/2025

MIMIT, nuovi incentivi per le aree di crisi industriale di Brindisi e del Leccese

28/10/2025

Assunzione a termine: attenzione alla causale sostitutiva. I requisiti essenziali

28/10/2025

Nuovi codici ATECO e adempimenti collegati

28/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy