Maggior potere ai verificatori con le novità sugli strumenti salva crediti

Pubblicato il 16 febbraio 2010 Il tema degli strumenti salva crediti, ipoteca e sequestro conservativo, per contrastare i fenomeni di evasione da riscossione alla luce delle recenti modifiche normative del decreto legge 185/2008 e del decreto legge 79/09 è al centro della circolare n. 4 del 15 febbraio 2010 emessa dalle Entrate.

Si tratta delle misure cautelari adottabili, senza automatismi, per garantire la riscossione di crediti per imposte e interessi oltre che per sanzioni.

In sostanza due sono le novità rilevanti:

- quando la misura cautelare è adottata sulla base di un pvc, la garanzia può essere estesa all'intera pretesa tributaria, dunque oltre che alle sanzioni anche all'imposta e ai relativi interessi;

- è data la possibilità di adottare le misure cautelari per tutti gli importi dovuti, anche sulla base di un avviso di accertamento.


 Nella circolare si spiega che si può adottare la misura cautelare per il recupero dei crediti indebitamente utilizzati anche in compensazione “in ragione della natura giuridica dell’atto di recupero, il quale rientra nel novero degli atti autoritativi impositivi nella misura in cui reca una pretesa tributaria ormai definita, compiuta e non condizionata”.

L’agenzia si rivolge anche ai verificatori disponendo che si possono richiedere (la richiesta deve essere ben motivata) le misure cautelari nel caso in cui il pvc contenga rilievi che comportino, tra l’altro, un recupero di maggiore imposta superiore a 120mila euro o di ritenute non operate sopra i 60mila euro, con la possibilità di derogare alla regola nel caso il comportamento del contribuente sia spia di situazioni particolarmente a rischio per la riscossione del credito. Altro “potere” dei funzionari consiste nella possibilità di ampliare ulteriormente l’analisi patrimoniale dei contribuenti, esaminando più a fondo i documenti di bilancio e ricorrendo a ulteriori indicatori più specifici al fine di tener conto delle dinamiche patrimoniali e reddituali per meglio valutare il rischio di solvibilità del contribuente (periculum in mora).

Le ipoteche e i sequestri conservativi, senza bisogno di alcuna formalità o annotazione, conservano efficacia anche per Equitalia.

Quanto al contribuente ad esso è data la possibilità di evitare il sequestro e l’ipoteca a fronte della prestazione di idonea garanzia.
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