“Minimi” con il dubbio ritenute

Pubblicato il 12 gennaio 2008

I contribuenti che vogliono applicare il nuovo regime dei “minimi”, introdotto dalla Finanziaria 2008, si stanno sempre più domandando, in questi giorni, se applicare o meno la ritenuta del 20% sulle somme corrisposte ai professionisti o ad altri contribuenti che scelgono il nuovo regime. In caso affermativo, con l’applicazione della ritenuta si incorrerebbe nel rischio che i contribuenti potrebbero finire quasi sempre a credito e sarebbero così costretti a intraprendere la difficile strada dei rimborsi. Diverse le soluzioni prospettate. Una potrebbe essere la seguente: per cercare di risolvere il dubbio e agevolare la scelta del nuovo regime da parte dei contribuenti in possesso del requisito si potrebbe considerare la ritenuta come un’imposta “sostitutiva” delle imposte sui redditi. In tal caso le varie ritenute del 20% applicatate potrebbero essere considerate come un acconto dell’imposta sostitutiva dovuta dai contribuenti che applicano il regime dei minimi. 

 

Intanto dalla Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti arriva la prima conferma: il contributo integrativo delle Casse professionali continuerà ad essere dovuto dai soggetti che rientrano nel nuovo regime dei minimi introdotto dalla Legge 244/2007. La regola è valida anche per le altre Casse professionali.

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