Minori stranieri e giudizio sulla permanenza dei familiari

Pubblicato il 05 giugno 2018

Nel giudizio sull’ingresso o sulla permanenza in Italia del familiare del minore straniero, la sussistenza di comportamenti di questo familiare incompatibili con il soggiorno nel territorio nazionale deve essere valutata in concreto, con un esame complessivo della relativa condotta.

Questo, per stabilire, all’esito di un attento bilanciamento, se le esigenze statuali inerenti alla tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza nazionale debbano prevalere su quelle derivanti da gravi motivi connessi allo sviluppo psicofisico del minore, cui la norma conferisce protezione primaria.

Lo ha precisato la Corte di cassazione, Prima sezione civile, con sentenza n. 14238 del 4 giugno 2018, pronunciata con riferimento ad una vicenda relativa ad un minore straniero i cui familiari, imputati e condannati per reati relativi alla tutela del diritto d’autore, ricettazione e contraffazione, avevano chiesto l’autorizzazione alla permanenza in Italia.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Decreto Economia 2025 approvato definitivamente: tutte le misure per imprese e famiglie

07/08/2025

CCNL Centri elaborazione dati - Accordo di rinnovo del 28/7/2025

07/08/2025

Non imponibilità Iva esclusa per i progetti PNC: interpretazione Entrate

07/08/2025

CCNL Cinematografia produzione - Ipotesi di accordo del 23/7/2025

07/08/2025

Ccnl Centri elaborazione dati. Rinnovo

07/08/2025

Ccnl Cinematografia produzione. Rinnovo

07/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy