Consulta sospende la Legge Valle d’Aosta su misure Covid

Pubblicato il 15 gennaio 2021

La Corte costituzionale, con ordinanza n. 4 del 14 gennaio 2021, ha sospeso l’efficacia della Legge della regione Valle d’Aosta n. 11/2020, contenente misure Covid meno stringenti rispetto a quelle statali.

La decisione è stata presa in via d’urgenza in accoglimento dell’istanza cautelare avanzata dal Presidente del Consiglio dei ministri.

Profilassi internazionale, competenza esclusiva dello Stato

In primo luogo, i giudici costituzionali hanno riconosciuto la sussistenza del fumus boni iuris, posta la necessità, nell’ambito della pandemia, di interventi rientranti nella materia della profilassi internazionale, di competenza esclusiva dello Stato ai sensi dell’art. 117, secondo comma, lettera q), della Costituzione.

Rischio grave e irreparabile a interesse pubblico e ai diritti dei cittadini

E’ stato inoltre riconosciuto il rischio di un grave e irreparabile pregiudizio all’interesse pubblico e ai diritti dei cittadini.

Per la Consulta, infatti, le modalità di diffusione del virus Covid-19 renderebbero qualunque aggravamento del rischio, anche su base locale, idoneo a compromettere, in modo irreparabile, la salute delle persone e “l’interesse pubblico ad una gestione unitaria a livello nazionale della pandemia, peraltro non preclusiva di diversificazioni regionali nel quadro di una leale collaborazione”.

L’efficacia dell’intera legge regionale, ciò posto, è stata sospesa nelle more della decisione delle questioni promosse, la cui trattazione è stata fissata per l’udienza pubblica del 23 febbraio 2021.

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