Misure di sicurezza pubblica nel Ddl di conversione

Pubblicato il 12 novembre 2018

Nel testo del disegno di legge di conversione del “Decreto sicurezza” - Ddl approvato dal Senato il 7 novembre 2018 ed attualmente all’esame della Camera - sono state introdotte diverse modifiche che interessano, oltre all’ambito dell’immigrazione e della protezione internazionale, la materia della sicurezza pubblica.

Modifiche approvate dal Senato, ora esame alla Camera

Con riferimento a queste ultime, si segnala che sono state ampliate, in primo luogo, le ipotesi di applicabilità delle ordinanze contingibili e urgenti per la tutela della quiete pubblica, nonché di possibile limitazione degli orari di vendita degli esercizi del settore alimentare.

Rispetto alle norme già varate dall'Esecutivo nel Decreto legge n. 113/2018, sono state introdotte anche sanzioni penali per coloro che non ottemperino al cosiddetto “Daspo” urbano, ovvero il provvedimento di divieto di accesso in specifiche aree urbane.

Tra le altre novità, si segnala la previsione di un nuovo reato di “accattonaggio molesto, che punisce con l’arresto da tre a sei mesi e con una multa da 3mila a 6mila euro chi esercita l’accattonaggio con modalità vessatorie e simulando deformità o malattie o attraverso “mezzi fraudolenti per destare l’altrui pietà”, sanzionando anche chi organizza l’altrui accattonaggio con l’arresto da uno a tre anni.

L’esercizio di attività di parcheggiatore abusivo viene, poi, sanzionata come reato nei casi di reiterazione o di utilizzo di minori, con previsione della pena dell'arresto, da sei mesi a un anno, e dell'ammenda, da 2 mila a 7 mila euro.

A seguire, è introdotta la previsione di una sanzione amministrativa, da mille a quattromila euro, per chi impedisce la libera circolazione su strada ordinaria, ostruendo la stessa con il proprio corpo, con sanzione applicabile anche ai promotori ed agli organizzatori del blocco stradale.

Tra le ulteriori modifiche, si segnala la previsione che introduce consistenti contributi statali ai Comuni per accedere ai sistemi di videosorveglianza nonché l’estensione della dotazione ai Comuni, in via sperimentale, di armi a impulsi elettrici.

Per finire, il testo da ultimo approvato stabilisce anche il divieto, per chi ha stabilito la residenza in Italia da oltre 60 giorni, di circolare con un veicolo immatricolato all'estero, con previsione, in caso di inottemperanza, di una sanzione amministrativa pecuniaria di 712 euro.

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