Mobbing, da escludere in ambito familiare

Pubblicato il 20 giugno 2014 Perché possa parlarsi di “mobbing” è necessario che sussista un dislivello tra gli antagonisti,dove la vittima si trova in posizione di costante inferiorità rispetto a un'altra”.

Tale dislivello, in particolare, non può ritenersi riscontrabile nell'ambito familiare dove sussiste una situazione di uguaglianza morale e giuridica tra i coniugi.

E' quanto precisato dalla Cassazione con la sentenza 13983 del 19 giugno 2014 e con cui è stata respinta la domanda avanzata da una donna al fine di veder dichiarato l'addebito di separazione a carico del marito in considerazione dei comportamenti tipici del mobbing, quali provocazioni e umiliazioni, dallo stesso a lei rivolti per indurla a lasciare la casa coniugale.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Consolidato fiscale: modifica delle perdite valida anche con interruzione del regime

06/11/2025

AIDC: canoni di sublocazione e locazione del comodatario tassati solo in capo al percettore

06/11/2025

Green claims ingannevoli: in arrivo nuove regole a tutela dei consumatori

06/11/2025

Edilizia: chiarimenti su DURC di congruità e aggiornamenti MUT

06/11/2025

Avvocati, calcolo pensione di vecchiaia su contributi effettivi

06/11/2025

Bonus mamme: mappa operativa 2025–2027

06/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy