Nei pagamenti della p.a. la palla passa al governo

Pubblicato il 03 febbraio 2012 La Camera dei deputati ha dato il via libera, nella seduta n. 581 del 2 febbraio 2012, al Ddl della “Comunitaria 2011”, che ora transiterà al Senato.

Di rilievo si segnala la riscrittura, rispetto alla versione originaria, dell'articolo 14 del testo che ha recepito la direttiva Ue contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. In base alla nuova disposizione, sarà il governo a dover emanare, entro 6 mesi dall'entrata in vigore della Comunitaria, uno o più decreti legislativi atti a recepire la direttiva europea tesa a ridurre i tempi dei pagamenti della p.a. alle imprese.

La direttiva 2011/7/Ue impone agli stati membri l'introduzione di norme apposite che dispongano, per le transazioni commerciali di forniture di merci o servizi da parte delle imprese alle pubbliche amministrazioni, una tempistica più breve per i pagamenti: nella norma 30 giorni che possono arrivare al massimo a 60 in casi eccezionali.

Contrastanti i commenti alla nuova norma: per alcuni è stato fatto “un passo in avanti per la soluzione dell'annosa questione”; per altri, invece, non sono state offerte risposte al problema.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy