No alla correzione formale della sentenza che riporta un altro fatto e un'altra motivazione

Pubblicato il 13 giugno 2011 Non può essere soggetta alla correzione formale, ex art. 287 c.p.c., la sentenza emessa che non consente, sulla base del suo contenuto, di comprendere in quale modo il giudice ha inteso formare la sua decisione e le ragioni di questa decisione. In questo senso la Corte di cassazione, con sentenza del 31 maggio 2011 n. 12035, ha cassato la sentenza della Corte territoriale che, erroneamente, ha sostituito completamente il fatto e lo svolgimento del processo.

Il ricorrente si era lamentato del fatto che il giudice nella sentenza emessa ha riportato una motivazione ed un dispositivo relativo ad un altro provvedimento. Ricorda la Corte suprema come può farsi ricorso alla correzione materiale quando è necessario eliminare un errore che non incide sul contenuto sostanziale della motivazione: l'errore correggibile deve consistere in un mero errore di espressione di una volontà in sé non viziata.

Nel caso studiato, invece, vi è stato un vizio della formazione della volontà del giudice a cui deve porsi rimedio attraverso i normali mezzi di impugnazione.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Pubblica amministrazione, il nuovo decreto è legge

09/05/2025

Bonus donne dimezzato per assunzioni nei settori con disparità di genere

09/05/2025

Maternità e rientro in azienda: obblighi, diritti e buone pratiche

09/05/2025

CU 2025: regolarizzazione tardiva con ravvedimento operoso

09/05/2025

Nautica da diporto: contributi per motori elettrici. Proroga domande

09/05/2025

Erasmus per giovani imprenditori 2025: al via lo scambio professionale in Europa

09/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy