Dal 1° gennaio 2011 Tizio diviene socio al 51% di Alfa S.n.c., nell’ambito della quale conferisce, in esecuzione del contratto sociale, denaro e capitali. Sin dal suo ingresso in società Tizio presta manualmente la propria attività al fine di concorrere alla realizzazione degli obiettivi societari, in sinergia con gli altri soci, ma senza la denuncia di rischio prevista dall’art. 23, D.P.R. n. 1124/65. Nel mese di agosto 2011 gli ispettori della DTL effettuano un accesso presso la sede operativa di Alfa, trovano Tizio intento al lavoro e, constatata l’assenza di copertura assicurativa e le istruzioni contenute nella circolare n. 38/2010 del Ministero del Lavoro, qualificano Tizio come lavoratore subordinato in nero, applicando la maxisanzione. Tale provvedimento non appare corretto, in quanto Tizio risulta essere socio di maggioranza di Alfa e dunque titolare di poteri incompatibili con la qualifica di lavoratore dipendente.
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