Non costituisce reato l'esposizione del contrassegno di invalidità del parente

Pubblicato il 13 maggio 2010
Per la Corte di cassazione - sentenza 18080 del 12 maggio 2010 – non è penalmente rilevante la condotta di chi parcheggi in divieto di sosta esponendo il contrassegno di invalidità di un parente.

In particolare – spiegano i giudici di legittimità – tale ipotesi ”in assenza di altri qualificanti comportamenti, non integra quella condotta positiva necessaria per ravvisare il delitto di sostituzione di persona di cui all'articolo 494 c.p., che consisterebbe dunque nel tentativo di attribuirsi il falso stato di accompagnatore di invalido”. In capo all'imputato, il quale si era difeso sostenendo che il contrassegno era stato dimenticato nell'auto utilizzata in altre occasioni anche per il trasporto della suocera invalida, non era stato rilevato, secondo la Corte, alcun comportamento positivo volto "a trarre in inganno".
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