Non costituisce reato l'esposizione del contrassegno di invalidità del parente

Pubblicato il 13 maggio 2010
Per la Corte di cassazione - sentenza 18080 del 12 maggio 2010 – non è penalmente rilevante la condotta di chi parcheggi in divieto di sosta esponendo il contrassegno di invalidità di un parente.

In particolare – spiegano i giudici di legittimità – tale ipotesi ”in assenza di altri qualificanti comportamenti, non integra quella condotta positiva necessaria per ravvisare il delitto di sostituzione di persona di cui all'articolo 494 c.p., che consisterebbe dunque nel tentativo di attribuirsi il falso stato di accompagnatore di invalido”. In capo all'imputato, il quale si era difeso sostenendo che il contrassegno era stato dimenticato nell'auto utilizzata in altre occasioni anche per il trasporto della suocera invalida, non era stato rilevato, secondo la Corte, alcun comportamento positivo volto "a trarre in inganno".
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Separazione delle carriere: approvata la riforma, ora il referendum

31/10/2025

Elenco revisori enti locali 2026: pubblicato l’avviso per iscrizione e mantenimento

31/10/2025

Collegato agricolo: sostegno a filiere, giovani e donne

31/10/2025

Giustizia e intelligenza artificiale: i limiti fissati da Cassazione e TAR

31/10/2025

Dogane, dal 1° novembre 2025 nuovo assetto organizzativo: cosa cambia

31/10/2025

Commercialisti, novità per le imprese sociali non cooperative

31/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy