Obbligo assicurativo 2025 per le imprese: chiarimento del Ministero della Cultura

Pubblicato il 28 novembre 2025

Con il comunicato ufficiale del 13 novembre 2025, il Ministero della Cultura ha fornito un importante aggiornamento in merito all’obbligo assicurativo introdotto dalla Legge 30 dicembre 2023, n. 213. Tale obbligo riguarda tutte le imprese che intendono accedere ai contributi statali previsti dall’articolo 28 della Legge 14 novembre 2016, n. 220, che disciplina il sostegno pubblico al settore cinematografico e audiovisivo. Il Ministero richiama l’attenzione sulle nuove modalità documentali e sui termini entro cui le imprese sono tenute ad adeguarsi, con l’obiettivo di garantire un’applicazione uniforme della normativa.

Nuovo adempimento per le imprese che richiedono contributi

Secondo quanto precisato dal Ministero, le imprese che hanno presentato o intendono presentare domanda per ottenere contributi statali devono allegare alla documentazione una dichiarazione formale, sottoscritta dal rappresentante legale. La dichiarazione deve attestare l’avvenuta stipula della polizza assicurativa obbligatoria contro i danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali.

NOTA BENE: Questa attestazione costituisce un elemento essenziale ai fini della validità della domanda. In assenza di tale documento, la richiesta di contributo rischia di essere considerata incompleta o non ammissibile.

Che cosa prevede l’obbligo assicurativo

L’obbligo è stabilito dall’articolo 1, comma 101, della Legge 213/2023 e riguarda:

Le imprese devono stipulare una polizza che copra i danni ai beni materiali indicati nell’attivo patrimoniale dell’impresa, come fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature, se utilizzati per l’esercizio dell’attività. Gli eventi da assicurare comprendono:

La copertura deve basarsi sul valore di ricostruzione o rimpiazzo dei beni danneggiati, tenendo conto dei costi necessari a ripristinarne le condizioni originarie.

Un successivo chiarimento, introdotto dall’articolo 1-bis, comma 2, del Decreto legge n. 155/2024, ha precisato che l’obbligo si applica a tutti i beni elencati dal codice civile, indipendentemente dal titolo con cui l’impresa li utilizza. Sono esclusi soltanto i beni già coperti da una polizza analoga, anche se stipulata da soggetti diversi.

Termini di adempimento differenziati

Le modalità operative dell’assicurazione sono state definite con il decreto interministeriale del 30 gennaio 2025, n. 18. Successivamente, il Dl 31 marzo 2025, n. 39, convertito dalla Legge 27 maggio 2025, n. 78, ha aggiornato le scadenze per la stipula della polizza, introducendo differenti termini in base alla dimensione dell’impresa:

La classificazione delle imprese avviene secondo i criteri stabiliti dalla Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione europea.

Effetti sull’accesso a contributi e agevolazioni

Il Ministero ricorda che la mancata stipula dell’assicurazione obbligatoria non è un semplice inadempimento formale. L’articolo 1, comma 102, della legge 213/2023 prevede infatti che tale violazione venga considerata nei procedimenti di assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni finanziarie a carico di risorse pubbliche.

In pratica, un’impresa che non risulta in regola con l’obbligo assicurativo può vedere ridotte o negate le opportunità di accedere a finanziamenti pubblici, anche in caso di interventi previsti in seguito a eventi calamitosi.

Un adempimento che diventa requisito essenziale

Con questo comunicato, il Ministero della Cultura ribadisce l’importanza dell’obbligo assicurativo come condizione necessaria per accedere alle misure di sostegno. Le imprese che operano nel settore culturale e audiovisivo sono quindi chiamate a verificare con attenzione la propria posizione e a predisporre tempestivamente la documentazione richiesta.

Per ulteriori informazioni operative, le imprese possono consultare il sito istituzionale del Ministero delle imprese e del made in Italy, dove sono pubblicate le modalità tecniche di attuazione della normativa.

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