Occhi aperti delle Entrate sulla gestione del contenzioso fiscale

Pubblicato il 12 giugno 2012 Con il primario obiettivo di ridurre il contenzioso tributario, l'Agenzia delle entrate fornisce agli uffici le importanti istruzioni attraverso cui gestire gli appositi istituti introdotti di recente: la mediazione e la definizione delle liti “minori”. Le indicazioni sono contenute nella circolare n. 22/E dell'11 giugno 2012.

Liti minori – Viene ricordato che entro il 30 giugno 2012 è necessario predisporre e trasmettere alle Commissioni tributarie e alla Corte di Cassazione degli elenchi delle controversie per le quali è stata presentata la domanda di definizione (si rammenta, erano ammesse le liti fiscali di valore non superiore a 20.000 euro in cui fosse parte l’Agenzia delle entrate); mentre, entro il 30 settembre 2012 va effettuata la notifica ed il deposito dei dinieghi della definizione nonché la predisposizione e il deposito delle comunicazioni di regolarità della domanda, con relativa richiesta di estinzione del giudizio per cessazione della materia del contendere.

Mediazione – L'Agenzia illustra l'introduzione di un nuovo indicatore “Esame istanze di mediazione” utile per monitorare lo stato di lavorazione da parte degli Uffici delle istanze di mediazione e la tempestiva conclusione del procedimento mediante accordo di mediazione o notificazione di provvedimento di accoglimento o di rigetto. Il nuovo indicatore è dato dal numero delle istanze di mediazione esaminate tempestivamente, ovvero entro 90 giorni dalla proposizione, rispetto al numero delle istanze di mediazione presentate dai contribuenti.

In materia di mediazione tributaria, il documento rammenta quanto chiarito nella circolare n. 9/E del 2012, secondo cui non si applica la sospensione di diritto dal 1° agosto al 15 settembre ai fini del computo del termine di 90 giorni per concludere il procedimento di mediazione “che deve pertanto concludersi comunque nel termine di novanta giorni, trattandosi di una fase amministrativa e non processuale.”

Inoltre, per consentire un tempestivo esame, le istanze improponibili non saranno prese in considerazione.

Infine le Entrate ribadiscono la continuità del progetto “Qualità del contenzioso tributario”, il cui scopo è di progredire nel numero di esiti favorevoli con riferimento alle controversie di maggior valore economico. Sarà cura delle Direzioni regionali tendere a migliorare l’azione difensiva svolta dagli Uffici mediante un controllo mirato e preventivo sulla correttezza e tempestività degli adempimenti processuali.

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