OCF su riforma del processo penale e legittimità del limite del doppio mandato

Pubblicato il 12 luglio 2019

L’Organismo Congressuale Forense si è espresso ieri, con due comunicati, sulla bozza di riforma del processo penale nonché sulla sentenza con cui la Consulta ha dichiarato legittimo il limite del doppio mandato nelle elezioni dei COA.

OCF su bozza processo penale: soddisfazione parziale

Con il primo comunicato, l’OCF ha parlato di “soddisfazione parziale” rispetto alla proposta di legge delega da ultimo presentata dal Guardasigilli, Alfonso Bonafede e che a breve verrà sottoposta al Consiglio dei ministri.

Da un lato, ha dato atto che grazie al costruttivo confronto avvenuto ai tavoli di lavoro svoltisi anche con la presenza delle rappresentanze dell’Avvocatura (Consiglio Nazionale Forense, dell’Ucpi e dell’Aiga), l’elaborato sottoposto a valutazione “tiene conto, ma solo in parte, delle richieste dell’Avvocatura ed a giudizio di OCF dovrà, in sede di decretazione, al fine di raggiungere gli scopi prefissati di “semplificazione, speditezza e razionalizzazione”, subire adeguate modifiche ed implementazioni”.

Ad esempio, l’Organismo ha ribadito l’importanza dell’inserimento, nella Legge Delega, della proposta avanzata in tema di patteggiamento.

OCF su decisione della Consulta

Nell’altra nota, riguardante, come detto, la sentenza della Corte Costituzionale n. 173/2019 sul tetto del doppio mandato, l’Organismo Congressuale Forense ha ricordato la propria richiesta, a Parlamento e Governo, di un intervento di normazione primaria in grado di risolvere ogni dubbio in merito al periodo di riferimento del limite di doppio mandato, al fine di assicurare immediata certezza giuridica al corretto e adeguato funzionamento delle istituzioni forensi.

Detti chiarimenti sono intervenuti “essendone stata riconosciuta la tenuta di costituzionalità, con la chiara fissazione da parte della Consulta dei criteri che, nel bilanciamento dei principi costituzionali implicati dalla questione, ne orienteranno l’interpretazione”.

La questione è all’ordine del giorno dell’Assemblea dell’OCF del prossimo 19 luglio, “per la valutazione delle eventuali implicazioni politiche ulteriori”.

In ogni caso - ha dichiarato il coordinatore, Giovanni Malinconico, “È oggi essenziale che l’Avvocatura si concentri con senso di responsabilità, con forza e con capacità di sintesi politica sulle sfide che la attendono, in questa stagione di profonda crisi economica e in cui sono alle porte fondamentali riforme che richiedono una forte interlocuzione con le parti sociali e con le forze politiche”.

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