Oggi l’accertamento da studi basta al Fisco

Pubblicato il 26 ottobre 2009 La Ctr di Roma, con la sentenza n. 113/2009, in contrasto con la recente sentenza di Cassazione n. 19632 del 2009, afferma che gli studi di settore rappresentano uno strumento di valutazione della capacità reddituale del contribuente bastevole a fondare la pretesa del Fisco. I dati risultanti dalle presunzioni relative, ossia che ammettono la prova contraria a carico del contribuente, sono utilizzabili quali indici di valutazione poiché sono frutto di un metodo basato sulle statistiche che per ogni attività economica riunisce e definisce gruppi omogenei di imprese o di esercenti arti e professioni in base a caratteristiche strutturali comuni. Si ricorda che la sentenza di Cassazione n. 19632 del 2009 aveva, invece, stabilito che il solo criterio di induzione in oggetto non fosse sufficiente ai fini dell’accertamento di maggiori redditi d’impresa e che l’Amministrazione finanziaria dovesse reperire ulteriori elementi per le rettifiche.
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