Ok alla conferma della pena anche se viene riconosciuta un'attenuante

Pubblicato il 03 agosto 2013 Secondo le Sezioni unite penali di Cassazione – sentenza n. 33752 del 2 agosto 2013 – è possibile che il giudice di appello, pur dopo avere escluso una circostanza aggravante o riconosciuto una ulteriore circostanza attenuante in accoglimento dei motivi proposti dall'imputato, confermi, senza incorrere nella violazione del divieto di reformatio in peius, la pena applicata in primo grado, “ribadendo il giudizio di equivalenza tra le circostanze purché esso sia accompagnato da adeguata motivazione”.
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