Online la nuova tassonomia Xrbl per i bilanci d’esercizio 2010

Pubblicato il 04 febbraio 2011 Sui siti internet di Xbrl Italia e DigitPa è da oggi, 4 febbraio 2011, disponibile la nuova versione della tassonomia per i bilanci d’esercizio 2010, redatti secondo i principi contabili nazionali.

La nuova release sarà resa ufficiale da un avviso del ministro dell’Economia di prossima pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale”.

La campagna bilanci 2010 delle società italiane, che prenderà il via nei prossimi giorni, si dovrà dunque uniformare a questo nuovo strumento. Unica eccezione è prevista per i consorzi con attività esterna, che hanno tempo fino al 28 febbraio 2011 per depositare le loro situazioni patrimoniali e che, in attesa dell’effettiva entrata in vigore del nuovo vocabolario per la codifica dei rendiconti annuali, potranno usare la vecchia tassonomia.

In particolare, la release - che ha ottenuto il parere favorevole dell’Oic - prevede tre aggiustamenti sostanziali:

- una nuova scheda anagrafica che è in grado di contemplare tutte le disposizioni del novellato articolo 2250 e del 2497-bis del Codice civile, fondamentale per la trasparenza societaria e la qualità dell’informazione;

- un maggior livello di dettaglio nei conti d’ordine e riserve al fine di eliminare i doppi depositi “giustificabili”, con l’introduzione di un meccanismo di flessibilità che consente di indicare le “altre riserve” anche nel bilancio abbreviato e l’uso delle “note a piè di pagina”;

- un miglioramento della traduzione automatica dei prospetti contabili di bilancio in inglese, francese e tedesco. Per esempio, nella versione inglese molti termini sono stati adeguati a quanto già previsto per gli Ias/Ifris; nelle versioni francese e tedesca sono previsti ulteriori miglioramenti, mentre si è in attesa anche delle prossima implementazione della versione spagnola.

Scopo dell’aggiornamento della tassonomia è quello di evitare che le società che hanno l’obbligo di presentare il bilancio al Registro imprese si avvalgano del nuovo formato Xbrl, obbligatorio dal 2009, ma continuino ad usare per prudenza anche il vecchio formato statico in Pdf.
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