Operazioni di swap con costi palesi

Pubblicato il 19 ottobre 2012 Con la sentenza n. 1241 depositata l’11 ottobre 2012, il Tribunale di Pescara ha condannato un istituto di credito al rimborso nei confronti del Comune di Penne di tutti i costi “occulti” applicati a quattro operazioni di swap sottoscritte dall’ente per consentire la trasformazione di alcuni mutui a tasso fisso in uno a tasso variabile.

In particolare, i giudici abruzzesi, facendo riferimento ai concetti di upfront e commissione implicita per come delineati dalla Consob nell'audizione tenuta alla VI Commissione Finanze della Camera il 30 ottobre 2007, hanno rilevato come, nella specie, l'omessa o la non integrale corresponsione dell'upfront da parte degli intermediari identificava, in realtà, una commissione implicita e non palesata che era stata incassata dalla banca.

In definitiva, l’istituto dovrà rimborsare il Comune di ben 672.362,40 euro da compensare con la somma corrispondente alle rate dello swap nel frattempo "congelate" fino alla definizione del procedimento.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

E' nullo il contratto di apprendistato senza formazione

17/10/2025

Esonero contributivo parità di genere: codice “L239” valido da ottobre a dicembre 2025

17/10/2025

Commercialista trattiene la contabilità dell’ex cliente: è appropriazione indebita

17/10/2025

TFR, indice di rivalutazione di settembre 2025

17/10/2025

Compravendita immobiliare, l’irregolarità catastale non annulla l’atto

17/10/2025

CPB 2025: FAQ su benefici premiali, esonero IVA e scadenze di adesione

17/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy