Ordini: ancora strascichi

Pubblicato il 20 luglio 2011 Se per Marina Calderone, presidente del Cup, “Le proposte di liberalizzazione promesse dalla manovra economica non riguardano gli Ordini. Coinvolte saranno non le professioni intellettuali ma le attività artigianali”, per il presidente Cndcec, Siciliotti, la diatriba a cui si è assistito non serve al Paese, che avrebbe bisogno “di riforme e di chiarezza nell'azione politica che coaguli in tutti i settori coloro che sono sinceramente disposti a rinunciare a un pezzettino del proprio nel nome dell'interesse collettivo ... Non di colpi di mano e guerre per bande che esasperano ovunque il sindacalismo difensivista e, paradossalmente, contribuiscono a bloccare ancora di più il Paese”.

La strada, dunque, sarebbe quella indicata da sempre, ossia la concertazione tra le parti. Riforma sì, ma ragionata.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy