Pensioni. L'adeguamento alla speranza di vita porta 4 mesi in più di lavoro

Pubblicato il 31 dicembre 2014 Pubblicato, sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 301 del 30/12/2014, il decreto Mef del 16 dicembre 2014 riguardante il secondo adeguamento dei requisiti pensionistici per l’effetto dell’aumento della speranza di vita calcolata dall’ISTAT, dopo quello scattato nel 2013. 

L'adeguamento alla speranza di vita dell’età pensionabile, stabilisce il Dl n. 78/2010 (convertito con L. 122/2010), va eseguito con cadenza triennale: dopo lo scatto del 2013, a partire dal 2016 saranno necessari 4 mesi ulteriori di lavoro per ottenere la pensione.

Si ricorda che la riforma Fornero (D.L. 201/2011) ha disposto la cadenza biennale dell'adeguamento a partire dal 2019.

Dunque, per la pensione di vecchiaia, gli uomini, dipendenti o lavoratori autonomi, e le donne del pubblico impiego dovranno raggiungere i 66 anni e sette mesi di età.

Per le lavoratrici del settore privato si deve aggiungere anche l'aumento dei minimi previsti dalla riforma previdenziale per parificare i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia: le dipendenti dovranno avere 65 anni e sette mesi, le autonome 66 anni e un mese.
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