Per il cittadino italiano, la decisione di condanna estera va considerata ai fini della recidiva

Pubblicato il 17 dicembre 2013 Secondo la Corte di cassazione – sentenza n. 50616 del 16 dicembre 2013 – deve essere presa in considerazione, ai fini dell'applicazione della recidiva, la pronuncia di condanna penale che sia stata emanata all'estero nei confronti di un cittadino italiano, non più residente in Italia.

Secondo la Corte, infatti, occorre dare valore assoluto al riferimento normativo che l'articolo 730 del Codice di procedura penale fa della condizione soggettiva della cittadinanza nazionale, “nel senso di risultare applicabile a tutti i cittadini italiani a prescindere dal luogo della loro residenza o dalla circostanza della loro sottoposizione a procedimento penale in Italia”.
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