Per il familiare assunto con contratto a progetto generico non opera la presunzione di subordinazione

Pubblicato il 27 marzo 2012 Fileno, titolare di omonima ditta individuale e padre convivente di Tizio, intende assumere quest’ultimo con contratto di lavoro subordinato. Sennonché il consulente del lavoro di Fileno rappresenta che tale occupazione incontra il secco diniego dell’INPS. Così Fileno, al fine di ovviare all’ostacolo, decide di assumere il proprio figlio Tizio con contratto di collaborazione a progetto. Nel fare ciò redige intenzionalmente un progetto generico con l’obiettivo di fruire della sanzione della conversione del rapporto prevista dall’art. 69 del D.lgs. n. 276/03 e raggiungere così l’obiettivo prefissato. Ma essendo tale contratto ispirato da un motivo illecito è radicalmente nullo e in ragione di ciò non opera la sanzione della conversione del rapporto.
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