Per l'Anf auspicabile una riforma più avanzata

Pubblicato il 22 ottobre 2009
In commissione Giustizia del Senato continua l'esame degli emendamenti presentati al testo di riforma della professione forense. Per ora, è stato accantonato l'esame degli articoli più discussi, quelli cioè sulle tariffe professionali, sulle incompatibilità, sulla sospensione dall'esercizio professionale, sull'esercizio effettivo e continuativo e revisione degli albi e sull'albo speciale per il patrocinio.

Intanto, il segretario nazionale dell'Associazione Nazionale Forense, Ester Perifano, intervenendo nel dibattito sulla riforma forense, spiega come la propria associazione non abbia completamente aderito a quella che è stata definita dal Cnf una proposta “unitaria” dell'avvocatura. Diversi gli elementi che avrebbero contribuito a maturate un testo più avanzato e non così “culturalmente arretrato”. La Perifano, in particolare, evidenzia la necessità di pensare anche a particolari tutele per i giovani avvocati, spesso sottopagati e sfruttati dagli studi dove muovono le prime armi. Non solo. In materia di specializzazione, la Perifano ritiene necessario puntare sulla trasparenza e sulla garanzia di imparzialità nelle modalità di acquisizione. Infine, con riferimento alla funzione disciplinare, l'Anf sottolinea l'opportunità di sottrarre la stessa ai Consigli dell'Ordine.
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