Con il messaggio n. 1842 del 10 giugno 2025, l’INPS ha fornito un’importante integrazione riguardante l’accesso alla Prestazione universale, introdotta dall’articolo 34 del D.lgs. 15 marzo 2024, n. 29.
Tale misura assistenziale, definita in via sperimentale per il biennio 2025-2026, mira a garantire una tutela economica uniforme alle persone anziane non autosufficienti, basandosi su criteri reddituali e sanitari.
Già con i messaggi INPS n. 949 del 18 marzo 2025 e n. 1401 del 5 maggio 2025, l’Istituto aveva specificato i requisiti per il riconoscimento della misura. Tra questi vi è anche il possesso dell’attestazione ISEE sociosanitario, redatta ai sensi dell’art. 6 del D.P.C.M. 5 dicembre 2013, n. 159, con un valore non superiore a 6.000 euro.
In tali documenti, l’INPS aveva chiarito che l’attestazione ISEE doveva riferirsi a un nucleo familiare ordinario, escludendo quindi quelle recanti nucleo ristretto.
A seguito di ulteriori indicazioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’INPS ha stabilito che ai fini del riconoscimento della Prestazione universale deve essere ritenuto valido anche un ISEE recante un nucleo ristretto qualora il valore dell’attestazione risulti non superiore a 6.000 euro.
L'INPS procederà d’ufficio al riesame delle domande presentate accettando anche le richieste di Prestazione universale in presenza di un’attestazione ISEE recante un nucleo ristretto non superiore a 6.000,00 euro..
Ciò comporta una revisione automatizzata, con nuovi controlli centralizzati e, se necessario, ulteriori verifiche da parte delle Strutture territoriali.
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