Procuratori e institori dell’imprenditore tra autonomia e subordinazione

Pubblicato il 31 agosto 2012

Gli ispettori della DTL sottopongono a una verifica ispettiva l’impresa Gamma avente un organico aziendale di 20 dipendenti. In sede di acquisizione di informazioni, i lavoratori dichiarano che il proprio datore di lavoro è il sig. Tizio e che quest’ultimo procede a un controllo costante sulle prestazioni lavorative. L’impresa Gamma documenta il proprio rapporto con Tizio esibendo agli ispettori procura notarile speciale, non iscritta al registro delle imprese e conferente a Tizio ampi poteri gestori e di rappresentanza. L’omessa pubblicità della procura e l’ampio contenuto della stessa portano a qualificare l’atto come procura generale, che comunque non testimonia il regime, autonomo o subordinato, applicabile agli ausiliari dell’imprenditore e individuati, dal codice civile, nell’institore, nel procuratore e nel commesso. L’accertamento della natura del rapporto di costoro, con le eventuali conseguenze sanzionatorie, viene fondato su criteri fattuali comunque divergenti nell’applicazione della prassi e della giurisprudenza. Le divergenze saranno dipanate dal Comitato Regionale per i rapporti di lavoro?

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