Professioni, l'Ue non sta con l'Antitrust

Pubblicato il 06 aprile 2009

Secondo Maurizio de Tilla, presidente dell'Oua, l'Antitrust, nel suo attacco alle professioni, avrebbe fondato le proprie considerazioni sul presupposto, inesistente, che i professionisti italiani siano imprese mentre gli Ordini delle associazioni di imprese. Tuttavia, vi sono due importanti direttive europee, la n. 36/2005 e la n. 123/2006, che ricordano come le professioni regolamentate debbano rispettare le regole professionali riguardanti l'indipendenza, la dignità e l'integrità della professione. In realtà, quanto auspicato dal Garante - come la previsione di società professionali con soci di puro capitale, l'abolizione di minimi tariffari, la liberalizzazione del controllo deontologico - comporterebbe solo l'abolizione delle regole deontologiche riaffermate a livello europeo nonché la trasformazione dei professionisti in mercanti.

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