Querelle sull’asseverazione

Pubblicato il 30 giugno 2009 La Manovra d’estate ha previsto che per le richieste di compensazione dei crediti Iva superiori ai 10mila euro annui è necessario il visto di conformità di commercialisti, consulenti del lavoro o degli organi di controllo. L’esclusione dei tributaristi da tale funzione ha sollevato proteste da parte degli stessi, che si dicono contrariati per l’esclusione e preoccupati per l’aggiunta di un costo per le imprese. In merito il presidente del Cncdec, Siciliotti, ha dichiarato che “quando una prestazione non è di consulenza privata, ma imposta per legge a tutela dell’interesse pubblico, è inevitabile che possa essere resa solo da quei professionisti che quello stesso stato riconosce per legge come tali”. Dello stesso parere la presidente dei consulenti del lavoro e del Cup nazionale, Marina Calderone, che sottolinea il fatto che i soggetti individuati dalla legge sono tutti iscritti a degli ordini, ossia hanno i requisiti formativi e deontologici che solo un professionista ordinistico può dare.
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