Reclamo come atto assimilabile ad istanza obbligatoria di autotutela

Pubblicato il 15 marzo 2012 In attesa dell’imminente avvio, il 1° aprile 2012, della mediazione obbligatoria in materia di controversie di natura tributaria relative ad accertamenti fino a 20 mila euro, Vincenzo Busa, responsabile della Direzione centrale Affari legali e contenzioso dell'Agenzia delle entrate, ha inviato una comunicazione ai direttori degli Uffici regionali e provinciali per evidenziare le opportunità offerte dall'istituto del reclamo, quale atto assimilabile ad un'istanza obbligatoria di autotutela, volto all'annullamento totale o parziale dell'atto.

Detto reclamo risulta assimilabile – sottolinea Busa - ad un vero e proprio ricorso in quanto, dapprima, esso assume valenza di atto volto a stimolare l'esercizio dell'autotutela ed, eventualmente, di atto che esprime una proposta di mediazione. Successivamente, dopo che il contribuente abbia presentato il reclamo e che siano decorsi novanta giorni senza che sia stato notificato l'accoglimento del reclamo o senza che sia stata conclusa la mediazione, il reclamo produce gli effetti del ricorso.

Il 19 marzo, nel frattempo, il Direttore dell' Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, e Busa stesso, terranno una conferenza stampa presso la sede centrale dell’agenzia delle Entrate, per spiegare il nuovo istituto della mediazione.
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