Respinta la detrazione Iva a favore dell’acquirente anche in caso di buona fede

Pubblicato il 08 agosto 2011 In presenza di operazioni di acquisto intracomunitario di automobili e di altri prodotti ad alto valore aggiunto, eseguito in violazione della normativa Iva (cosiddetta fattispecie di frode carosello), spetta sempre al contribuente l’obbligo di dimostrare l’inconsistenza delle presunzioni dell’Amministrazione finanziaria, se l’ufficio adduce prove circostanziate circa l’esistenza della frode fiscale. Inoltre, se il contribuente direttamente interessato nella truffa riesce a dimostrare la sua buona fede, il Fisco può comunque procedere a disconoscere la detrazione d’imposta sul valore aggiunto a favore dell’acquirente finale.

Ciò, è quanto si desume dalla sentenza n. 256/5/11 della sezione staccata di Salerno della Commissione tributaria regionale della Campania.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Bando ISI 2025: dall'Inail 600 milioni di euro a fondo perduto per la sicurezza

19/12/2025

Inail: nuove funzionalità per l'accesso agli atti

19/12/2025

Terzo settore: aggiornate le Norme di comportamento degli organi di controllo

19/12/2025

Prelievo erariale unico: compilazione modello F24 Accise

19/12/2025

Licenziamento per GMO dopo riorganizzazione aziendale con AI: legittimo

19/12/2025

5 per mille Onlus: elenchi 2025 pubblicati e nuove regole 2026

19/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy