In molte situazioni il professionista viene citato davanti al giudice civile per il risarcimento del danno creato al cliente dopo ad esempio un provvedimento impositivo divenuto definitivo, a seguito dell'esistenza di un nesso causale tra il “danno accertativo” e lo svolgimento della prestazione professionale.
Sul caso specifico la Cassazione (seconda sezione civile) è tornata con una sentenza depositata il 16 giugno scorso (n. 12463). La sentenza fornisce diversi chiarimenti utili per il corretto inquadramento delle obbligazioni civilistiche che il professionista assume con l’accettazione dell’incarico professionale.
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